Sarcopenia: cosa può fare la Chiropratica? Con l’aumento dell’età media, la sarcopenia sta diventando una patologia molto diffusa nei Paesi industrializzati, addirittura più dell’osteoporosi. Eppure viene troppo spesso trascurata, anche perché poco conosciuta ai più. È caratterizzata dalla perdita progressiva e generalizzata di massa muscolare e, conseguentemente, di forza, con un effetto domino sulla salute dell’intero organismo. Le persone affette da questa condizione risultano infatti esposte a un rischio maggiore di cadute, fratture, lesioni alla testa, difficoltà motorie, perdita di indipendenza e impoverimento della qualità della vita fino alla disabilità vera e propria. Inoltre, la sarcopenia aumenta l’insorgenza di comorbidità tra cui coronopatia, diabete di tipo 2, obesità, malattie renali, artrite, malattie respiratorie, tromboflebite, depressione e disturbi cognitivi, ciascuna delle quali aumenta il rischio di mortalità.
Sarcopenia: quando, come e perché
I sintomi cominciano a manifestarsi intorno ai 60-70 anni, ma il declino muscolare correlato alla patologia può avere inizio molto prima, già intorno ai 40-50 anni. Se da un lato è vero che la sarcopenia è un processo inevitabile, per certi versi fisiologico, dall’altro studi internazionali dimostrano che l’esercizio fisico e un’alimentazione corretta sono efficaci nel rallentarlo. Da un punto di vista fisiopatologico, infatti, oltre all’invecchiamento, tra i diversi i fattori che possono contribuire allo sviluppo della sarcopenia figurano anche l’inattività fisica e la malnutrizione, in particolare il deficit protido-energetico (1).
Cosa può fare la Chiropratica?
Anche la chiropratica, però, può dare il suo importante contributo nel frenare la perdita di massa muscolare. È quanto sostiene il Dott. Joseph A. Miller, dottore chiropratico e docente presso il Northeast College of Health Sciences, Seneca Falls, NY, in un suo articolo pubblicato su CE Chiropractic Economics nel marzo 2022 (2). Nell’articolo, ripreso in Italia anche da SaluteToday, il Dott. Miller cita uno studio condotto dalla Baylor University, Texas (3), che ha valutato l’effetto della terapia manipolativa spinale (SMT) proprio sulla massa muscolare, riscontrando un aumento dello spessore del muscolo multifido lombare dopo un trial con tre sole terapie.
“Un risultato particolarmente significativo”, sottolinea lo stesso Dott. Miller, “perché il recupero della massa muscolare rappresenta un elemento cruciale per poter contrastare il processo sarcopenico. E sebbene per arrivare a stabilire che la terapia manipolativa spinale rappresenti una cura della sarcopenia occorrano ulteriori indagini, questo studio è comunque sufficiente per concludere che la chiropratica può anch’essa contribuire a prevenire e a mitigare questa condizione. Non solo, in virtù della loro formazione unica, la competenza, la filosofia e l’impegno nell’educare i pazienti a uno stile di vita sano”, continua il Dott. Miller, i chiropratici sono nella posizione ideale per soddisfare quello che lui stesso definisce “un bisogno clinico insoddisfatto: la prevenzione e il trattamento della sarcopenia”. La combinazione di cure passive (terapia manipolativa spinale) e cure attive (indicazioni su alimentazione ed esercizio fisico) fornite dai chiropratici può rivelarsi, infatti, una forma di trattamento altamente efficace nel ritardare l’esordio della sarcopenia e prevenirne le conseguenze peggiori.
(1) Lo Buglio A, Romano A, Vendemiale G, La sarcopenia, Rivista Società Italiana di Medicina Generale, Numero 1 – 2017, 34-39;
(2) Miller JA, Sarcopenia treatment and chiropractic care, CE Chiropractic Economics, 8 marzo 2022
(3) Koppenhaver SL, Fritz JM, Hebert J. et al., Association between changes in abdominal and lumbar multifidus muscle thickness and clinical improvement after spinal manipulation, J. Ortho. & Spinal Therapy, 2011; 41(6): 389-399.