Lettino chiropratico, la parola al produttore: intervista a Milena Bobbiesi titolare di Milly York. Il lettino è, per il chiropratico, uno strumento di lavoro fondamentale, imprescindibile, che lo accompagna a ogni passo, e accompagna con lui, verso il ritrovato benessere, i suoi tanti pazienti. È un supporto che deve rispondere a particolari esigenze: silenziosità, appropriata imbottitura, struttura, snodatura, in un’armonia di particolarità ben bilanciate e di design in continua evoluzione. È una dotazione così importante che, con una punta di ironia, si potrebbe anche dire che un buon chiropratico si riconosce anche dal lettino che utilizza. Ma a quali criteri deve rispondere un lettino chiropratico? Lo abbiamo chiesto a Milena Bobbiesi, fondatrice e titolare di Milly York, azienda produttrice e distributrice di arredi per strutture ricettive private e pubbliche, uffici e studi. Da alcuni anni Milly York propone lettini chiropratici di alta qualità e dal design particolarmente innovativo.
Bobbiesi, come nasce la sua idea di produrre lettini chiropratici?
“Frequentando le sale di attesa degli studi chiropratici, ho sentito più volte pazienti abituali spiegare, a chi si accingeva alla prima visita, ciò che sarebbe accaduto. Emergeva sempre, in quelle occasioni, che in qualità di paziente non bisognava avere timore, paura di dove dovevano coricarsi per essere trattati, ma piuttosto affidarsi completamente alle mani esperte dell’operatore. Ho colto che i lettini per i trattamenti mancavano di valore estetico, di design e questo veniva percepito dal paziente durante il primo approccio. Alla prima riunione in azienda, ho riunito un team di ingegneri, progettisti meccanici e designers che con professionalità e passione hanno accettato la sfida di studiare un nuovo lettino per trattamenti. Identificato il prodotto, siamo ricorsi alle tecnologie migliori. E abbiamo realizzato il nostro primo lettino”.
A quali esigenze deve rispondere un lettino chiropratico?
“In primis avere ausili come drop cervicale, dorsale e pelvico oltre al give-a-way dorsale che facilita la forza e il lavoro di correzione. E poi la possibilità di facilitare l’accomodamento di donne in stato interessante avanzato tramite il sollevamento della parte pelvica e abbassamento della parte addominale. Un’altra importante caratteristica è poter scegliere la dimensione in larghezza dei cuscini in modo che il professionista in base alle tecniche che utilizzerà maggiormente, sia agevolato nel raggiungere la colonna vertebrale”.
Quand’è che un lettino chiropratico può essere definito un buon lettino?
“Sicuramente quando facilita il professionista nel suo lavoro con meno stress e fatica fisica possibile. La caratteristica fondamentale del lettino è che deve essere estremamente stabile per garantire massima precisione negli aggiustamenti che si andranno a fare. Altra nota importante è il comfort offerto da una corretta imbottitura e l’igiene che viene garantita da rivestimenti specifici per prodotti medicali”.
Nella scelta dei materiali da utilizzare, quali criteri si adottano per conferire la qualità del lettino?
“La qualità dei materiali di costruzione è una scelta strategica per la buona riuscita del prodotto e per la durata nel tempo. Ovviamente questo incide notevolmente sul costo finale. Per avere una buona durata nel tempo ritengo sia fondamentale evitare qualsiasi forma di risparmio su ogni singolo componente. Per le parti elettriche, noi abbiamo scelto un partner con filiali presenti nel mondo, che produce in specifico prodotti collaudati e certificati per uso medicale”.
Quanta importanza riveste la ricerca, nell’ideazione e nella realizzazione di un lettino per Chiropratica?
“Riteniamo sia di massima importanza fare una prima raccolta di informazioni tra i vari utilizzatori di lettini. Questo ci dà modo di comprendere quali siano le principali, reali e necessarie funzioni che deve avere un buon prodotto. Successivamente abbiamo lavorato con un team di ingegneri meccanici per realizzare un prototipo sul quale sono stati fatti diversi test computerizzati e meccanizzi per comprendere eventuali criticità. L’iter è stato seguito in tutte le fasi di progetto da un gruppo di professionisti qualificati per ottenere una certificazione come dispositivo medicale in Classe 1 oltre alla certificazione CE. Per noi, la ricerca non termina mai, quindi ad ogni uscita di prodotto o componente che possa migliorare la funzionalità siamo sempre attenti e pronti ad eventuali upgrade”.
In chiusura, è azzardato dire che un buon chiropratico si riconosce anche dal lettino che utilizza?
“Per un paziente che si affida ad un chiropratico, l’impatto visivo del lettino
è molto importante. Un prodotto con un estetica semplice, lineare, sicuramente impressiona positivamente il paziente rispetto a un lettino dove sono visibili meccanismi, dispositivi etc. Secondo la nostra esperienza e politica aziendale, riteniamo che producendo nella patria dell’arte, l’occhio voglia sempre la sua parte!”